Le scuse più frequenti per non andare dallo psicologo (parte 2)
Prosegue il viaggio nelle motivazioni più frequenti per cui le persone non si rivolgono a uno psicologo anche se si trovano ad affrontare momenti difficili. Dopo la pretesa di farcela da soli e il non voler ricevere consigli da un estraneo, oggi esploriamo altre due posizioni critiche che possono nascondere una forma di pregiudizio nei confronti di questa figura professionale.Motivazione #3: Sono fatto/a così, non posso cambiare
Molte persone pensano di essere nate con un particolare carattere e che questo sia immodificabile. Oggi sappiamo che il modo migliore di considerare la personalità è il riferimento bio-psico-sociale. Infatti la personalità di qualunque individuo è composta da tre parti: biologica, psicologica e sociale.![]() |
immagine: motivi per non andare da uno psicologo - sono fatto così / Photo by Thomas Griesbeck on Unsplash |
L’apprendimento di comportamenti che proviene dall’ambiente in cui vive un individuo si innesta sulla parte genetica e corrisponde all’apprendimento sociale. Le due parti insieme formano una combinazione unica per ogni persona definita personalità, cioè l’insieme di credenze, di comportamenti, di obiettivi e di valori che caratterizzano ogni individuo. Sembrerebbe quindi che, di aspetti immutabili, la personalità umana non ne abbia.
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immagine: motivi per non andare da uno psicologo - personalità / Photo by Andrew Seaman on Unsplash |
Motivazione #4: Siamo sicuri che parlarne serva a qualcosa?
Prima di tutto, una precisazione: non esiste un unico modo di fare psicoterapia. Dai primi casi di Freud a oggi, gli studi sono proseguiti con sempre maggiore rigore scientifico e hanno portato alla scoperta di molte tecniche e strumenti oltre al classico colloquio clinico (il biofeedback, il neurofeedback, la tecnica EMDR, la Mindfulness, ecc.) attraverso cui il soggetto stesso può valutare il miglioramento: osservando le proprie reazioni interne su schermi, notando la diminuzione del proprio disagio usando scale di autovalutazione, vivendo il miglioramento negli aspetti della sua vita per cui aveva chiesto aiuto al di fuori della stanza del terapeuta.Volendo rispondere alla domanda iniziale, la psicoterapia poggia su evidenze e ricerche scientifiche: le Linee Guida dell’American Psychiatric Association sono stilate su una rigorosa revisione di tecniche e protocolli utilizzati dai diversi orientamenti terapeutici.
A proposito di evidenze, varie ricerche confermano l’efficacia della talking cure (cioè la cura attraverso la parola) sulla plasticità del cervello (Michielin P. & Bettinardi O., 2004, Prove di efficacia e linee guida per i trattamenti psicologici e le psicoterapie. Link Rivista Scientifica di Psicologia, No. 05 giugno 2004, pp. 6-26).
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immagine: motivi per non andare da uno psicologo - parlare serve / Photo by Nick Fewings on Unsplash |
A riprova di quanto sia importante l’empatia, alcuni clienti si preoccupano quando incontrano una psicologa giovane, oppure se sentono che la loro esperienza è stata talmente dolorosa da non poter essere condivisa con nessuno. In realtà, spesso lo psicoterapeuta ha una naturale capacità di avvicinarsi all’emozione dell’altro, anche se non l’ha vissuta in prima persona; forse sceglie il suo lavoro proprio per questo motivo. In ogni caso, che sia predisposto o meno, viene appositamente formato per riuscire a entrare in risonanza con ciò che gli viene raccontato (McWilliams N., La diagnosi Psicoanalitica, 2012).
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immagine: motivi per non andare da uno psicologo - dolore troppo grande da raccontare/ Photo by Sharon McCutcheon on Unsplash |
Ora che ne sai di più sulla figura dello psicologo (e dello psicoterapeuta), sta a te decidere se rivolgerti a uno di loro per superare le tue difficoltà.