Lo psicologo dello sport, un allenatore mentale per atleti e squadre

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Anche nello sport, apparentemente molto lontano dal pensiero, la mente gioca un ruolo importante. Lo psicologo dello sport aiuta l’atleta a migliorare le sue prestazioni attraverso un mental training (o allenamento mentale) personalizzato che coinvolge obiettivi, gestione delle emozioni, relazioni con allenatori e compagni di squadra e la prevenzione di situazioni a rischio, come il sovrallenamento. 

Lo sport agonistico: un’esperienza fisica ed emotiva molto intensa

La maggior parte di noi pratica sport a livello amatoriale, per liberare la mente, tenersi in forma, trascorrere del tempo all’aperto. Possiamo darci o meno degli obiettivi e raggiungerli grazie ad allenamenti più o meno costanti.
Per chi fa dell’attività fisica la propria professione, il discorso si complica. Praticare sport a livello agonistico significa:
  •  allenarsi costantemente, a volte anche molte ore ogni giorno (è il caso dei nuotatori);
  •  dover centrare degli obiettivi precisi e importanti (battere un record, qualificarsi per competizioni nazionali o internazionali); 
  • affrontare sfide anche temporalmente ravvicinate tra loro (pensiamo al numero di partite da giocare in un campionato di pallavolo o di calcio); 
  • mettere il proprio fisico a dura prova per dare sempre il massimo (guidare un’auto di Formula 1 a 200km/h per una o due ore di seguito, affrontare una gara di triathlon olimpico, correre una maratona).
Nuotatore professionista in piscina
Psicologo dello sport – sport agonistico / foto di Gentrit Sylejmani - Unsplash

Nell’attività agonistica, un atleta si trova a gestire quotidianamente fattori come stress, ansia, sicurezza, concentrazione e deve farlo nel modo più funzionale al raggiungimento dei suoi obiettivi. La mente deve aiutare il suo corpo nell’impresa, non essergli d’ostacolo. Per questo, nel corso del tempo, ai preparatori atletici si sono affiancate nuove figure professionali con lo scopo di fornire agli sportivi il giusto supporto mentale, attraverso strategie differenti:
  • il motivatore, come suggerito dal nome, si concentra sul sollecitare la motivazione dell’atleta rispetto al raggiungimento di un obiettivo;
  • il mental trainer aiuta l’atleta a mettere a fuoco punti di forza e margini di miglioramento e può aiutarlo con tecniche specifiche a gestire le sue emozioni.

La psicologia dello sport, un nuovo approccio all’attività fisica

La psicologia dello sport è una disciplina orientata allo studio dei fattori psicologici in grado di migliorare la resa nell’attività agonistica, ma anche alla promozione dell’attività motoria come fonte di benessere psicologico, sociale e strumento di prevenzione di patologie, soprattutto nell’età evolutiva e nella terza età.
Lo psicologo dello sport è un professionista che aiuta l’atleta a migliorare le sue prestazioni, ma lo fa con uno sguardo più ampio rispetto alle altre figure. Affianca alle tecniche di mental training un’analisi della persona in termini di vissuti emotivi, pensieri e personalità. Questo approccio personalizzato, che tiene conto di variabili individuali e conoscenza dei processi cognitivi, deriva dalla sua formazione accademica psicologica (non necessariamente presente nel caso di motivatori e mental trainer) e permette una comprensione più profonda del soggetto, come sportivo e come persona.
Immagine raffigurante racchetta da tennis e pallina
Psicologo dello sport – approccio personalizzato / foto di Cherry Bueza - Unsplash

Le competenze dello psicologo dello sport riguardano:
  • l’allenamento mentale dell’atleta: formazione degli obiettivi, gestione delle emozioni, visualizzazione di percorsi e gesti, miglioramento di attenzione, autostima e concentrazione
  • il lavoro di squadra: costruire un buon clima tra compagni e un gruppo unito, supportare l’allenatore nelle relazioni con gli atleti, aiutare a sviluppare leadership e fair play
  • la gestione di situazioni a rischio: intervento e consulenza in caso di uso di sostanze dopanti, aggressività durante l’attività sportiva, depressione, sovrallenamento
  • l’individuazione di disturbi: alimentari o strettamente legati al mondo dello sport (paura di vincere, ansia da prestazione, sindrome del campione)
  • l’affiancamento dello sportivo in momenti delicati: infortuni, riabilitazioni, passaggi di categoria, cambiamenti nella vita privata
In Italia la figura dello psicologo dello sport è ancora poco conosciuta, mentre all’estero partecipa già da molto tempo al processo di preparazione atletica. La prima collaborazione risale agli anni ’30 del Novecento e ha coinvolto una squadra di baseball statunitense. Nel 1962 un intero team di psicologi affiancò gli atleti giapponesi alle Olimpiadi.

Il modo migliore per capire come uno psicologo dello sport può concretamente aiutare singoli atleti e squadre è parlare con uno di loro. Contattami per saperne di più.
Vista dall'alto di una pista di atletica con corridori
psicologo dello sport – lavoro di squadra / foto di Steven Lelham - Unsplash