Farci ascoltare usando la comunicazione assertiva
Quando riusciamo ad esprimerci in modo che i nostri bisogni e le nostre opinioni vengano ascoltati e valutati senza doverci rinunciare e senza diventare prepotenti significa che sappiamo comunicare in maniera assertiva.
Questa condizione di determinazione e sicurezza nell’esprimere le proprie richieste si fonda sull’apertura all’altro, e cioè:
- su un atteggiamento esplorativo delle differenze, ad esempio chiedendosi: che cosa potrebbe piacermi in questa persona? Che cosa potrebbe insegnarmi?
- su un’attiva partecipazione alla relazione: ci si domanda che cosa sono disposto a mettere di me in questa interazione?
Molto spesso le difficoltà ad esprimerci in modo assertivo derivano dalle convinzioni su ciò che siamo, dall’immagine che abbiamo di noi stessi, come singole persone e nei rapporti con gli altri. Queste credenze possono creare nella nostra mente una realtà distorta e complicare le nostre interazioni.
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comunicazione assertiva - l'immagine di noi stessi / credits: Mislav Marohnić |
Le regole base della comunicazione
L’atteggiamento assertivo deve essere accompagnato da alcune regole di base che dobbiamo rispettare per avere una buona comunicazione:
- Aspettare il momento migliore per esprimerci
Esempio: invece di esprimere subito un’opinione aspettiamo che la persona con cui parliamo ci chieda di farlo. - Guardare sempre negli occhi la persona con cui stiamo parlando
comunicazione assertiva - guardare negli occhi mentre parliamo / credits: Anna Levinzon - Esprimerci in prima persona
Esempio: invece di dire “Ad alcune persone potrebbe dare fastidio questo tuo atteggiamento” impariamo a dire “Mi dà fastidio questo tuo atteggiamento”. - Chiedere o rifiutare con gentilezza, ma senza esitazioni
Uno degli aspetti più difficili da gestire per molte persone è quello di dire chiaramente di non voler compiere un’azione. - Non giustificare troppo le nostre scelte
Esempio: risposte molto lunghe come “Avrei bisogno di questo perché sai… (blablabla)” oppure “Vorrei tanto dirti di si ma non posso perché poi… (blablabla)” non sono necessarie, proviamo con frasi più brevi: “ In questo momento avrei tanto bisogno di questo”, oppure “Mi dispiace, ma non posso”. - Parlare con un tono di voce calmo
Può capitare di alzare la voce quando perdiamo la pazienza, ma il volume più alto non aiuta l’altra persona a capire il nostro punto di vista, tutt’altro. - Ascoltare la risposta dell’interlocutore e aspettare che abbia finito di parlare senza interromperlo, se vogliamo aggiungere altro al discorso
- Se la persona con cui stiamo parlando non ci ascolta, ripetiamo con calma il concetto fino a che non siamo sicuri di essere stati ascoltati
- Chiudere sempre la conversazione con un sorriso
Non per ingraziarci l’altra persona, ma per inviarle un messaggio di apertura: deve capire che per noi la cosa si conclude lì, non avrà altre conseguenze.
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comunicazione assertiva - chiudere con un sorriso / credits: Cole Hutson |