Resilienza: la parola d’ordine per imparare a reagire alle avversità

10:03 0 Comments A+ a-

Negli ultimi vent’anni nell’ambito della psicologia del benessere si parla sempre più spesso di resilienza. Questa parola è legata alla capacità umana di affrontare le condizioni avverse, così come altri concetti usati in psicologia e psicoterapia. Vediamo a cosa si riferiscono nello specifico i vari termini.

Coping
È l’insieme di azioni che usiamo strategicamente per risolvere una situazione critica in cui ci troviamo qui e ora;
Empowerment
È la sensazione di poter migliorare la nostra situazione esercitando un’influenza sull’ambiente (questo concetto è collegato al senso di autoefficacia personale);
Mastery
È la capacità di pensare alle difficoltà come problemi da risolvere: è tipica di chi sa trovare soluzioni creative, riconoscere i propri limiti e, all’occorrenza, chiedere aiuto.

Il significato di resilienza

La resilienza (o resilience) è composta da tutte queste capacità messe insieme: riguarda la resistenza allo stress, ma anche la tendenza alla trasformazione, allo sviluppo e alla crescita personale.
In ingegneria questo concetto indica la capacità di un metallo di reagire a un urto in maniera elastica; metaforicamente, in ambito psicologico viene utilizzato per riferirsi alla capacità dell’individuo di resistere agli urti della vita senza spezzarsi, mantenendo o potenziando le proprie risorse personali.
resilienza - significato / credits: Kyson Dana

Qual è il comportamento di una persona resiliente?

Nella nostra vita privata e professionale possono presentarsi situazioni difficili, in grado di metterci alla prova e destabilizzarci: problemi nel lavoro o difficoltà a trovarne uno, la fine di un rapporto, la perdita di una persona cara e così via. Mentre alcuni di noi si sentono sopraffatti dalle forti emozioni scatenate da questi eventi, altri riescono ad adattarsi alle nuove condizioni ricavandone addirittura occasioni di crescita personale.
Sono costretti a cambiare strategie, obiettivi e tempi di raggiungimento della meta rispetto al programma iniziale, ma questo ha un effetto positivo su di loro, perché così riassumono pienamente il controllo della propria vita, senza rimanere bloccati nel ruolo di vittima.
Questa è la resilienza: il processo di cambiamento di fronte alle avversità che permette ad alcune persone di trasformare un evento critico in una esperienza formativa.

Resilienti si nasce o si diventa?


La resilienza è legata a doppio filo con l’esperienza; il suo sviluppo non dipende solo dal nostro carattere, ma anche dal contesto in cui viviamo e dalle relazioni che creiamo: è infatti il prodotto di fattori personali, ambientali e sociali.
Dal momento che le esperienze si accumulano nel tempo, non è una qualità che si ha o non si ha, può essere appresa, ma deve essere mantenuta in costante allenamento. Dobbiamo quindi impegnarci per tutta la nostra vita a trovare nuove modalità e strategie per affrontare i momenti di destabilizzazione, a sviluppare quella capacità preziosa comunemente chiamata apertura mentale.
resilienza - apertura mentale / credits: Edu Lauton
Attenzione: anche le persone resilienti possono attraversare momenti personali di difficoltà. A differenza delle altre, però, riescono ad affrontarli e a recuperare in fretta il precedente stato di benessere psico-fisico nonostante l’accaduto.

Per migliorare la nostra resilienza dobbiamo quindi concentrarci su almeno tre aspetti: · elasticità (passare rapidamente da una strategia a un’altra più efficace) · flessibilità (saperci adattare a una nuova situazione) · recupero (tornare a uno stato di benessere dopo l’evento destabilizzante)

Le caratteristiche delle persone resilienti

Dalle ricerche sul tema - in particolare il modello di resilienza elaborato da Richardson nel 2002 - è emerso che le persone resilienti hanno diversi tratti in comune:
caratteristiche personali, come l’autostima, la tolleranza alla frustrazione, il sopportare la responsabilità, la capacità di autoregolazione emotiva, un’alta capacità di concentrazione e attenzione;
caratteristiche situazionali, come l’essersi sentiti amati incondizionatamente e l’aver avuto una buona rete sociale attorno a sé.

Un racconto sulla resilienza

Nel libro “The Tewa World” l’antropologo Alfonso Ortiz, nativo americano Tewa, riporta le parole di un vecchio saggio della sua tribù, che vive nel New Mexico. Questo racconto riassume bene il significato della resilienza e il suo ruolo decisivo nell’affrontare le sfide quotidiane.

Quando era in vita, un vecchio saggio del mio popolo, i Tewa, ripeteva spesso la frase Pin pe obi, cioè "guarda in cima alla montagna".
La sentii per la prima volta venticinque anni fa. Allora avevo sette anni e stavo partecipando ad una corsa a staffetta che si svolgeva nel territorio Pueblo per dare forza a nostro Padre il Sole nel suo viaggio attraverso il cielo.
Io ero arrivato alla fine di una strada sterrata che conduce da Est a Ovest, ripetendo la corsa del del sole. Il vecchio, che era cieco, mi chiamò e mi disse:" Piccolo, mentre corri, guarda in cima alla montagna," e mi indicò Tsikomo, la montagna sacra ad Ovest del villaggio Tewa che si intravedeva in lontananza. "Tieni gli occhi fissi su questa montagna e tu sentirai i chilometri fondere sotto i tuoi piedi.
Se farai così, tu sentirai che potrai saltare oltre i cespugli, scavalcare gli alberi e persino i fiumi". Io cercai di capire cosa poteva significare tutto questo, ma ero troppo giovane.
Qualche giorno più tardi, ebbi l'occasione di domandargli se davvero avrei potuto imparare a saltare sopra gli alberi.
Sorrise e disse: "Qualunque sia la sfida con la quale dovrai confrontarti nella tua vita, ricordati sempre di guardare in cima alla montagna. Facendo questo, tu avrai sempre davanti agli occhi l'idea di grandezza. Pensaci e non permettere a nessun problema, non importa quanto gravoso ti sembri, di scoraggiarti.
Solo la cima della montagna deve occupare la tua attenzione. Ecco il solo consiglio che voglio darti lasciandoti.
E nei cupi giorni che arriveranno, quando noi ci rivedremo, sarai in cima alla montagna".
Non ho dovuto aspettare a lungo; il mese successivo, quando le pannocchie di granoturco si allinearono fieramente nella campagna, egli morì tranquillamente nel sonno. Aveva visto ottantasette estati. (Fonte: nativi.org)
resilienza - racconto Tewa / credits: Nghia Le
La resilienza può aiutarti ad affrontare i momenti difficili della tua vita con lo spirito giusto. Contattami, capiremo insieme come svilupparla.