L’intelligenza emotiva è la chiave del successo nel lavoro

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Il lavoro è un aspetto che influenza molti ambiti della nostra vita: non solo ci garantisce uno stipendio, ma determina la nostra soddisfazione, l’autostima, la qualità della vita e la socialità, in positivo o in negativo. Incide su di noi, sulla nostra vita di coppia, sulla nostra famiglia. Consideriamo il tempo che in media trascorriamo al lavoro in una giornata: dalle quattro alle otto ore, a cui si aggiunge il tempo per raggiungere il luogo di lavoro e quello a cui pensiamo al lavoro al di fuori dell’orario stabilito, ad esempio mentre siamo a casa e non riusciamo a staccare la spina. Diventa allora importante, per stare bene con noi stessi, fare attenzione al modo in cui viviamo la nostra vita lavorativa e allenare le nostre capacità mentali per costruire intorno a noi un ambiente sano e positivo; questo potrà aiutarci a raggiungere gli obiettivi lavorativi: non essere troppo stressati, fare un buon lavoro di squadra, ricevere una promozione o essere scelti tra altri candidati per un impiego.
intelligenza emotiva - essere scelti per un impiego. / credits: Tim Gouw
Quali sono queste capacità mentali?
Da diversi anni ormai il quoziente intellettivo non è considerato un parametro affidabile: un esperimento ha dimostrato che se una persona ha un quoziente intellettivo alto non è detto che avrà successo nella vita. L’aspetto determinante, quello che è effettivamente più sviluppato nelle persone che rendono di più sul lavoro, è l’intelligenza emotiva.

Cos’è l’intelligenza emotiva

L'intelligenza emotiva è un aspetto dell'intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni.” (Wikipedia)

La parte del nostro cervello dove hanno sede le emozioni è il sistema limbico, quella più interna e primordiale; la stessa che riceve gli stimoli esterni prima di inviarli alle aree superiori del nostro cervello, che entrano in gioco per attività più complesse. Ogni volta che il sistema limbico trasmette uno stimolo ad altre aree cerebrali, questo passa attraverso le stesse reti su cui transitano le nostre emozioni. Ogni stimolo porta quindi con sé un carico emotivo; il compito dell’intelligenza emotiva è gestirlo al meglio per permetterci di adattare le nostre azioni alle situazioni.
intelligenza emotiva / credits: Alexandru Zdrobău

Le 5 competenze dell’intelligenza emotiva

Lo psicologo che ha fatto conoscere a tutto il mondo l’intelligenza emotiva è lo statunitense Daniel Goleman, che ha dedicato vari libri a questo argomento. Nel suo

“Lavorare con intelligenza emotiva”

individua 5 tipi di competenze:

consapevolezza di sé, padronanza di sé, motivazione, empatia, abilità sociali.

Queste sono suddivise in due gruppi:
- consapevolezza di sé, padronanza di sé e motivazione sono competenze personali, riguardano cioè la gestione delle nostre emozioni;
- empatia e abilità sociali sono competenze sociali, ci aiutano cioè a gestire le nostre relazioni con gli altri.
Vediamole una per una:

  • La consapevolezza di sé ci aiuta a riconoscere le nostre emozioni e i loro effetti sul nostro comportamento, a capire quali sono i nostri punti forti e i nostri punti deboli e a maturare una fiducia in noi stessi basata su quello che siamo sicuri di potere e saper fare.
  • La padronanza di sé ci permette di controllare le emozioni negative (autocontrollo), ci porta ad agire in modo corretto senza cedere agli impulsi, ci fa assumere la responsabilità delle nostre azioni, ci fa adattare ai cambiamenti, ci apre a idee nuove e ci fa sentire a nostro agio anche in situazioni a cui non siamo abituati.

intelligenza emotiva - adattarsi ai cambiamenti / credits: Nicolas Huk

  • La motivazione è quella spinta emotiva che ci fa raggiungere con più facilità gli obiettivi; è il nostro impulso a migliorare, a impegnarci, a prendere l’iniziativa per cogliere un’occasione, a restare positivi nonostante gli ostacoli sul nostro cammino.
  • L’empatia è la capacità di capire gli stati d’animo delle altre persone; ci porta a interessarci ai loro problemi, a immedesimarci, ad assisterle cercando di capire di cosa hanno bisogno, a incoraggiarli mettendo in evidenza i loro punti di forza, a trovare aspetti positivi e di crescita nella loro diversità e a leggere le dinamiche emotive all’interno di un gruppo.
  • Le abilità sociali ci aiutano a ottenere dagli altri quello che vogliamo; appartengono a questa competenza la capacità di persuasione, di comunicare in modo chiaro e non aggressivo il nostro punto di vista, di guidare un gruppo (leadership) e di generare o gestire un cambiamento; di fare da mediatore durante una discussione, di costruire relazioni utili alla nostra crescita, di saper lavorare in gruppo per raggiungere un obiettivo comune.

intelligenza emotiva - leadership / credits: Nick Karvounis
Più cresciamo e accumuliamo esperienze, più possiamo potenziare queste competenze. Ma non è un processo automatico: richiede uno sforzo e un’attenzione costanti a quello che accade all’interno della nostra mente e in quella delle persone con cui ci confrontiamo.

Vuoi saperne di più sull’intelligenza emotiva? Parliamone insieme.

Fonti: "Intelligenza emotiva, salute mentale e disagio psichico" (www.benessere.com)
Daniel Goleman, “Lavorare con intelligenza emotiva”; BUR saggi (2000)